Cerignola

STORIA

A poco meno di 40 km da Foggia, Cerignola si estende sulle vallate della Capitanata, tra i fiumi Ofanto e Carapelle. Insieme al capoluogo, San Severo e Manfredonia, costituisce il quadrilatero economico della zona, votato all’agricoltura grazie alla produzione di olio e cereali.

Sviluppatasi attorno all’antico villaggio di Keraunaia, deriva il toponimo (che in documenti medievali compare nelle forme di CIDANIOLA e CYDINIOLA) da “Cerere”, dea delle messi. Dopo la caduta dell’impero romano seguì le vicende dei territori circostanti, assoggettati ai bizantini e ai longobardi, cui subentrarono i normanni e gli svevi, sotto i quali registrò una grande crescita, continuata anche durante il regno di Carlo I d’Angiò. Con l’avvento degli aragonesi, succeduti agli angioini, fu infeudata ai Caracciolo; passò in seguito ai Pignatelli. Agli inizi del XVI secolo fu teatro di un importante evento storico, la battaglia tra spagnoli e francesi che, conclusasi con la vittoria dei primi, diede inizio alla loro dominazione nell’Italia meridionale.

Colpita nel 1731 da un violento terremoto che ne distrusse quasi del tutto la parte più antica, riprese a svilupparsi già dalla seconda metà del XVIII secolo e divenne un importante mercato agricolo. La storia successiva all’avvento degli austriaci e dei Borboni non si discosta da quella del resto della provincia di Foggia.

Cerignola, ha dato i natali all’onorevole Giuseppe Pavoncelli (al quale è legata la grandiosa realizzazione dell’Acquedotto Pugliese), al filologo Nicola Zingarelli (autore del celebre vocabolario), al grande sindacalista, e presidente della Federazione Sindacale Mondiale, Giuseppe Di Vittorio. Qui Pietro Mascagni compose famose opere, fra cui la celebre Cavalleria rusticana.

 

SITO WEB

http://www.comune.cerignola.fg.it/

 

CERIGNOLA IN CIFRE
  • Superficie 593,71 km²
  • Abitanti 58.608
  • Densità 98,71 ab./km²
  • CAP 71042

 

PUNTI D’INTERESSE

Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il duomo, del XIV secolo (Foto); il santuario della Madonna Nera di Ripalta (Foto); la chiesa di San Francesco, dell’undicesimo secolo (Foto); la cinquecentesca chiesa del Purgatorio (Foto); il palazzo ducale (Foto); la duecentesca torre Alemanna, in località Borgo Libertà.
In pieno centro, è possibile visitare le antiche Fosse Granarie di epoca romana. Sono 750 i silos sotterranei del Piano delle Fosse, unica e ultima testimonianza in tutta la Capitanata dell’antica pratica di conservazione del grano, cui è dedicato anche il Museo del grano.