Orta Nova

STORIA

L’esistenza del sito di “Orta” sembra ascrivibile al XII secolo: tale toponimo viene infatti citato per la prima volta in un documento del 1101 e poi in un contratto del 1157. Ma è in epoca sveva che l’insediamento visse il suo momento di maggior gloria. L’imperatore Federico II, il puer Apuliae notoriamente innamorato della Puglia e della Capitanata in particolare, scelse infatti questo luogo per fini residenziali e produttivi: edificandovi il suo palacium, individuando una defensa (la zona boschiva dove solo lui poteva cacciare), creando una masseria e una marescallia (allevamento di cavalli) per l’utilizzo agricolo del territorio. E sempre ad Orta Manfredi, nel 1263, emanava il Datum Orte con il quale fondava la città di Manfredonia.

Nel 1611 i Gesuiti del Collegio Romano acquistavano per 57.000 ducati il feudo d’Orta – che comprendeva anche quelli di Stornara e Ordona – dando vita alla “Casa d’Orta”: detta anche Residentia Asturnariensis dal nome di Stornara, che fu il primo possedimento acquistato. Dopo 150 anni, nel 1767, i Gesuiti furono espulsi dal Regno di Napoli; e nel 1774 fu attuata la “censuazione del Tavoliere”, cioè l’assegnazione di lotti di terreno ad agricoltori nullatenenti. Nacquero così cinque colonie, che l’anno successivo furono denominate cinque Reali Siti: e Orta, con 105 famiglie di coloni destinatarie di 10 versure di terra, fu uno di quelli. I censuari tennero però per poco tempo queste terre, che tornarono al Regio Fisco per poi essere vendute a nobili come Matteo Scherini e il duca Nicola di Sangro.

Nel 1806 Orta divenne comune autonomo, cambiando nel 1862 la denominazione in quella attuale di Orta Nova.

SITO WEB

http://www.cittaortanova.fg.it/

 

ORTA NOVA IN CIFRE
  • Superficie 105,24 km²
  • Abitanti 17.584
  • Densità 167,08 ab./km²
  • CAP 71045

 

PUNTI D’INTERESSE

Scomparsa, purtroppo, l’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta dai Gesuiti nel 1620, come pure il Palazzo Arcieri, che cingeva l’antica masseria gesuitica ed esibiva una iscrizione lapidea relativa alla edificazione del palacium di Federico II, Orta Nova conserva invece il Palazzo Ex Gesuitico, con la sua piccola cella campanaria e il campanile a vela: un edificio innalzato sulle rovine della residenza imperiale, poi divenuto sede del prosegretario della Regia Dogana delle Pecore, sede dell’Amministrazione Comunale, caserma dei Carabinieri, scuola e Pretura, e oggi sede della biblioteca comunale e di associazioni culturali. Interessanti palazzi privati ottocenteschi, come Palazzo Campese, Palazzo Mascitelli e Palazzo Traisci.